“Le regioni disciplinano con legge, entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente disposizione e comunque non oltre il 31 marzo 2020, le modalità e le procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico”.
Questo stabilisce, tra le altre disposizioni, il Dl Semplificazioni in materia di regionalizzazione delle concessioni idroelettriche che, ricordiamo, può offrire un’opportunità di gestione più virtuosa degli impianti, attualmente in mano a società private, talvolta estere e che non sempre hanno rivolto la dovuta attenzione alle istanze del territorio. Senza dimenticare l’impatto positivo che può derivarne per le aree montane, troppo spesso interessate dal fenomeno dello spopolamento.
Il mese scorso, l’incontro con i sindaci della Val Tramontina coinvolti nel discorso ha evidenziato, da parte di queste Amministrazioni, un buon livello di interesse per l’argomento.
Ho continuato a monitorare il discorso, presentando anche un’interrogazione al Viceministro dello Sviluppo economico Stefano Buffagni che, nella risposta, ha tra l’altro menzionato il coinvolgimento del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie. Quest’ultimo, riferisce di aver avviato una richiesta di ricognizione sullo stadio di avanzamento delle iniziative legislative intraprese dalle Regioni. Entro la fine del mese, riferiranno in materia attraverso il Coordinamento tecnico interregionale competente in materia di energia.
Per questo, auspichiamo che la Regione FVG adempia il prima possibile a quanto stabilito dal legislatore nazionale.
In caso contrario, sarà il M5S FVG a intervenire in tal senso.