di Mauro Capozzella e Movimento 5 Stelle Pordenone
C’era una volta il Servizio di Trasporto Pubblico Urbano, rappresentato da ATAP Spa, patrimonio del Comune di Pordenone che la possiede (ancora per poco) per il 31,86%.…
Quando si dice che un bene è di proprietà del Comune di Pordenone, è sotto inteso che è di proprietà dei cittadini di Pordenone, non degli amministratori della Città.
Tuttavia, all’interno di una scelta strategica importantissima come la vendita stessa di ATAP a terzi, non pare che la cittadinanza abbia voce in capitolo, né tale decisione era stata esplicitamente espressa nel programma di governo del Sindaco Ciriani in campagna elettorale.
Quindi, già stabilito che ATAP sarà venduta, si procede al suo “spolpamento”.
Il primo atto di questo lauto banchetto è avvenuto all’assemblea dei soci di lunedì 21 febbraio 2017, in cui il consiglio di amministrazione ha distribuito riserve ai soci per 5 milioni di Euro (di cui 1,6 milioni di Euro al Comune di Pordenone).
Oltre a questa prima spoliazione, del tutto normale quando i soci decidono di mollare l’osso, preoccupano anche le dinamiche interne all’azienda, soprattutto in termini di riassetti repentini di organigramma, scatti carrieristici fulminei e assunzioni senza concorso.
E per finire, ricordiamo che chi presiede la Commissione Bilancio e Partecipate del Comune di Pordenone è un dipendente ATAP.
Come Movimento 5 Stelle, noi vogliamo ricordare al Sindaco Ciriani e a tutta la giunta quanto segue:
– Che tutti gli italiani, con il Referendum del 2011, si sono espressi per NON privatizzare i Servizi Pubblici essenziali, compreso il trasporto;
– Che la Legge Madia (L. 124/2015) non parla di obbligo di vendita di Società Partecipate, ancorchè sane;
– Che gli utili di ATAP Spa vengano reinvestiti per l’ammodernamento in un’ottica eco sostenibile dei propri mezzi e l’efficientamento del servizio.
Ma per il momento, buon appetito.