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Per quelli che pensano che il Governo doveva prendere prima queste decisioni

  • Articolo pubblicato:22 Marzo 2020

Di Tiziano Casari

MoVimento 5 Stelle Fiume Veneto

“Per quelli che pensano che il Governo doveva prendere prima queste decisioni: Quando dite che la Cina ha fermato tutto dite una gran cazzata. La Cina ha bloccato una provincia, l’Hubei, che conta 50 milioni di persone, il 3% della popolazione cinese, nel frattempo il restante 97% continuava a lavorare e mantenere il 3% fermo. Lo stop non è stato di 3 settimane ma di 5, visto che solo ora tornano alla “normalità “ dal 28 gennaio in cui è stato preso il provvedimento. Inoltre; Il successo delle misure di contenimento dell’epidemia di coronavirus in Cina “è stato possibile unicamente grazie al profondo impegno del suo popolo a intraprendere un’azione collettiva contro una minaccia comune”.

A scriverlo nero su bianco, in un rapporto pubblicato il 28 febbraio scorso ma mai come oggi attuale, è stata l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa della salute a livello globale.

Mentre noi abbiamo governatori delle regioni che diffondono i drecreti restrittivi prima che vengano applicati in modo da far scappare un po’ di gente e spargere il virus. Abbiamo gente che vuol andare a sistemare la cucina della casa al mare, parenti dei contagiati che portano a spasso i cani.

Al successo del lavoro analitico, però, secondo l’OMS ha contribuito anche “un tasso eccezionalmente alto di popolazione che ha capito e accettato” le misure imposte da Pechino.

È ancora; Oltre all’adozione di misure restrittive e alla rapida costruzione di aree ospedaliere, le autorità cinesi hanno fatto ricorso alla tecnologia. In particolare è stata sperimentata una app per smartphone, messa a punto dal colosso Alipay e chiamata Healt Code, che raccoglie le informazioni fornite da ogni singolo utente e le incrocia con i big data relativi all’epidemia.

Il risultato è stato la suddivisione della popolazione cinese in tre diverse categorie, distinte sulla base di altrettanti colori: ci sono gli utenti verdi, il cui stato di salute viene giudicato sicuro e a cui vengono pertanto consentiti gli spostamenti nei luoghi pubblici; quelli gialli, a cui potrebbe venire richiesto di rimanere in isolamento domiciliare una settimana; e quelli rossi, che devono invece rispettare una quarantena di quindici giorni.

Un meccanismo dalle grandi potenzialità, ma che suscita altrettanti timori per le violazioni della privacy e il controllo da parte delle autorità: come ha svelato il New York Times, l’app sembra condividere questo genere di dati con la polizia.

Se tutto questo fosse stato fatto qui, ci sarebbe stata l’insurrezione.

Quindi adesso per favore rimanete a casa che se tutti facciamo la nostra parte ne usciamo prima.”


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