Ospedale di Pordenone, il MoVimento 5 Stelle incontra il Comitato Salute Pubblica Bene Comune, Frattolin: «In questo momento di crisi assurdo impegnare 274 milioni di euro previsti per il progetto Comina»

  • Articolo pubblicato:21 Giugno 2013

FrattolinEleonora250

 

I consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle Eleonora Frattolin e Andrea Ussai, insieme ad altri attivisti M5S di Pordenone, domani, venerdì 21 giugnoincontrano il Comitato Salute Pubblica Bene Comune di Pordenone. Il prossimo martedì 24 giugno il Comitato presenterà infatti al presidente del Consiglio regionale Franco Iacob la petizione che più di 1.500 cittadini hanno sottoscritto per chiedere al Comune di indire un referendum consultivo sulla volontà di avere un nuovo ospedale in Comina piuttosto che ristrutturare il vecchio ospedale in via Montereale.

«L’ottimo risultato ottenuto in brevissimo tempo indica una strada precisa da seguire: quella delcoinvolgimento dei cittadini nelle scelte della pubblica amministrazione – commenta Eleonora Frattolin -. Non si tratta però dell’unica iniziativa che va in questo senso. È bene ricordare che esiste anche una petizione, rivolta alla presidente Serracchiani, ma aperta a tutti i cittadini della provincia di Pordenone, che chiede diriconsiderare la politica sanitaria regionale. In particolare la petizione introduce l’ipotesi, già avanzata a suo tempo dalla giunta Illy, di ristrutturazione del vecchio sito ospedaliero».

«L’ultimo progetto in ordine di tempo proposto dalla precedente giunta regionale prevede un tempo di realizzazione di almeno sette anni – ricorda il consigliere regionale Ussai -. Come a dire che, se cominciassimo oggi, l’ospedale non sarebbe pronto prima del 2020. L’ipotesi è persino ottimistica se si tiene conto che la sola fase di esproprio dei terreni in Comina non è ancora iniziata e si preannuncia lunga e insidiosa. La proposta poi di costruire l’ospedale in Comina, verso la quale sembrano orientati sia l’ex giunta Tondo sia Bolzonello (ex sindaco di Pordenone nonché vicepresidente dell’attuale giunta di centrosinistra), va nuovamente nella direzione di nuove cementificazioni di cui il territorio pordenonese non sente alcuna necessità».

«Guardandosi attorno nei pressi dell’ingresso dell’attuale ospedale, viene spontaneo piuttosto chiedersi – aggiunge Frattolin – come mai non ci si decida di puntare subito sull’acquisizione dell’area della caserma Mittica, ormai dismessa e con diversi edifici in stato di abbandono. Ricordiamo che quell’area, prima o poi, verrà comunque concessa al Comune, come è già accaduto per diverse altre caserme in regione, con annessi e connessi costi di smantellamento e bonifica».

«Con la grave crisi economica che stiamo vivendo, ci chiediamo se sia ancora il caso di impegnare i 274 milioni di euro previsti per il progetto Comina. Il “project financing” è inoltre un criterio di finanziamento – come hanno dimostrato i casi dell’ospedale di Mestre e di alcuni nosocomi della Toscana – che spesso finisce per non tutelare l’interesse pubblicogarantendo invece interessanti prospettive di guadagno per i privati ammessi all’apporto di capitale».

«È chiaro che simili impegni devono trovare una ragionevole copertura economica: il vecchio progetto Illy era già finanziato. L’eventuale spostamento in Comina, con ben 124 milioni apportati dai privati, presuppone quindiun salto nel buio per i prossimi trent’anni almeno – aggiunge Frattolin -. Da questo punto di vista, occorre dirlo, rileviamo con soddisfazione che la nuova giunta Serracchiani ha deciso di prendersi una pausa di riflessione».

«Noi del MoVimento 5 Stelle riteniamo dunque che sia necessario portare avanti percorsi diversi da quelli fin qui intrapresi, che abbiano come presupposto imprescindibile l’individuazione di quale tipo di sanità davvero desideriamo per la nostra regione. Solo così sarà possibile decidere efficacemente ogni mossa, con passi anche graduali, ma rispondenti alle reali necessità dei cittadini».