Durante i Meetup 5 Stelle di Pordenone abbiamo cercato di rispondere ad una domanda: “si può trovare qualcosa che unisca, indipendentemente dall’età, dal reddito e dalla cultura, che aiuti le persone a vedere diversamente gli spazi che le circondano, a pensare diversamente alle risorse che usano, a interagire in modo diverso, a riscoprire nuove soluzioni per i problemi che ci affliggono in questo particolare periodo di crisi?”
Una risposta chiave a quello che sembra un interrogativo estremamente difficile è coltivare.
Coltivare è da sempre fondamentale in una comunità ma quello che è stato perso è l’insegnamento ai giovani.
Vi sono alcuni piccoli borghi del nostro bel paese dove si è orientati alla condivisione di nuove competenze a partire da un semplice scambio di sementi, fino alla condivisione di un fazzoletto di terra, spesso una fascia in evidente stato di abbandono, sul bordo della strada, che può essere trasformata in un gradevole orto. E ci sono tanti altri esempi, non occorre guardare lontano. Nel comune di Pordenone vi sono due ettari divisi in quattro aree (Comina, Rorai, Torre, Villanova) destinati ai cittadini per la coltivazione di ortaggi.
Ma non si tratta semplicemente di coltivare, per gli attivisti di Pordenone si potrebbe estendere il progetto e spiegare cosa cresce in questi appezzamenti, perché sono tanti ad ammettere che al giorno d’oggi non si riconosce SEMPRE un vegetale, MA A VOLTE SOLO QUANDO è in un contenitore di plastica con le istruzioni sulla confezione!
Fondamentali quindi le collaborazioni con le scuole: se vogliamo far nascere una generazione diversa di futuri agricoltori O COMUNQUE DI ESSERE VICINI ALLA TERRA è importante infondere l’importanza per il terreno e per il cibo locale e metterla al centro della cultura scolastica.
Iniziare ad interessarsi a ciò che cresce in ogni stagione e acquisire nuove competenze porta ad una naturale predisposizione a sostenere i produttori locali, non solo di vegetali.
Anche se sembrano passi piccoli, siamo convinti aumentino la fiducia nell’economia locale auspicando non solo in un aumento dei profitti ma anche all’incentivo della produzione di tipicità friulane in modo da preservare la tradizione ed in un discorso a più ampio spettro, la biodiversità.
Al centro della discussione durante la riunione del Meetup Pordenone 5 Stelle , la notizia di questi giorni di un incremento delle “borse di sostegno alimentare”, una sirena dall’allarme per l’economia pordenonese. Tale fenomeno non si era verificato negli anni precedenti. Gli effetti negativi di questo periodo economico altalenante si riversano più che mai a discapito dei cittadini. Quello che si auspicano gli attivisti M5S di Pordenone è che il comune adoperi nuove politiche sociali a sostegno delle fasce più deboli, proprio riqualificando in orti sociali i terreni comunali dismessi o non utilizzati (minori spese di manutenzione delle aree verdi per il comune). Occorrono sinergie con associazioni no profit per creare corsi di coltivazione che fungano da incentivo, OLTRE CHE INCENTIVARE I PIU GIOVANI O CHI SOFFRE DELLA CRISI COME AVVIENE IN ALTRI PAESI EUROPEI
La prova che sia la direzione giusta da percorrere è che dagli orti sociali più di 90 Kg di verdure negli ultimi giorni sono state destinate a scopo alimentare. Questa semplice operazione può creare una forma di sostentamento a km zero anche per chi vive momenti di difficoltà.
Gruppo Stampa M5SPN
Meetup Pordenone 5 Stelle
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