“Alessandro Ciriani chieda scusa, non tanto al Governo, quanto alle persone che si trovano in difficoltà per fare la spesa e che beneficeranno delle risorse messe a disposizione dall’esecutivo nazionale”. Lo affermano il deputato Luca Sut, il consigliere regionale Mauro Capozzella e il Gruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio comunale a Pordenone, replicando alle polemiche sollevate dal sindaco pordenonese in merito allo stanziamento del Governo a favore dei Comuni annunciato ieri sera dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
“In questa fase di emergenza – aggiungono gli esponenti M5S – non ci sembra il caso di polemizzare anche quando il Governo stanzia subito *400 milioni, fondi per consentire ai sindaci di acquisire generi alimentari, prodotti di prima necessità o di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari*. Questi serviranno a impedire che qualche cittadino o nucleo familiare si trovi nelle condizioni di non potere fare la spesa”.
“Si tratta, insomma, di risorse che servono a dare un sostegno concreto alle fasce più deboli della popolazione e che non vengono distribuire ‘a pioggia’ come vorrebbe far credere Ciriani in maniera strumentale.
*Rimandiamo al mittente anche l’accusa al governo di voler fare lo “scarica barile”, il Presidente del Consiglio ha voluto coinvolgere i sindaci in accordo con Anci, perchè sono i primi cittadini assieme ai relativi servizi sociali che hanno la contezza delle persone in difficoltá.*
Nella sua inutile polemica inoltre il Sindaco sostiene che a Pordenone spetterebbero “solo” 150.000 euro da lui definiti “briciole” perché a fronte di 250 poveri “assoluti”. Ma se la matematica non è una opinione, vorrebbe dire che, anche con la cifra indicata da Ciriani, oggi potrebbero essere destinati circa 600 euro ad ogni povero assoluto. Cifra che per chi oggi non può fare la spesa sono tutt’altro che “briciole”.
In ogni caso informiamo il sindaco che secondo i dati a nostra disposizione – sostengono i pentastellati – a Pordenone spetterebbero 272 mila euro da destinare ai poveri assoluti. Al Comune, il quale ha già il compito di assistere le famiglie bisognose tramite i servizi sociali, spetta stabilire chi beneficerà di tali aiuti, non certo al Governo, il quale ha semplicemente appicato un principio enunciato all’Art. 5 della Costituzione: “La Repubblica (…) attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo” È quindi scomposta e ingiustificata la reazione del sindaco che, in un momento delicato come questo, non ha di meglio da fare che tirare in ballo Rocco Casalino e dare sfogo a indegne strumentalizzazioni politiche.”