Di Sandro Varnier
MoVimento 5 Stelle Pordenone
Vedo il nuovo Viale Marconi e mi fermo, il mio sguardo corre sopra le linee ordinate e parallele di questa nuova architettura della viabilità pordenonese. E ne ammiro l’ordine, la pulizia, la sobrietà.
È una viabilità dalle forme squadrate, lineari e fredde che trasmettono al cittadino un senso di austerità, di disciplina, di ordine che riflette la concezione del mondo propria della governance comunale.
Le strade si costruiscono per farci passare le automobili, è quello il loro scopo. E più automobili percorrono le strade, più velocemente gli affari vengono siglati, più i commercianti frontestrada saranno contenti, più veloce risulterà eseguire qualunque mansione umana. E quindi serve ordine e pulizia, si devono realizzare 2 corsie nei 2 sensi per le auto, eliminare gli alberi, che costituiscono una inefficienza al raggiungimento del risultato stradale: la velocità delle automobili. Gli alberi devono stare a casa loro, cioè nei parchi, se stanno al di fuori vanno eliminati.
Non solo, come dimostrato da rilievi fotografici, gli alberi hanno anche la colpa di estendere le loro radici fino a rompere le condotte fognarie in tubo di cemento, forse anche contenente amianto, stese 50 anni fa.
Ora, non conta il fatto che tali tubazioni abbiano 50 anni e quindi siano vetuste, non conta il fatto che negli anni hanno subito i lavori soprastanti delle ristrutturazioni dei palazzi, non conta che sono passati sopra migliaia di mezzi pesanti come gli autobus, non conta quindi che le radici abbiano trovato tubi già rotti da tempo e ci sono solo infilate dentro. Non conta, sono state le radici a rompere i tubi, perché le radici fanno confusione, danno fastidio, gli alberi sono inefficienti, occupano lo spazio delle automobili, le foglie sporcano, le potature costano.
Quindi, è colpa degli alberi. Che se non stanno bene a Pordenone hanno l’impagabile libertà di farsi abbattere dalla giunta.
E poi interrompono le ordinate linee diritte parallele della strada con le loro chiome sinistramente tondeggianti. Se la Casa del Mutilato avesse sul fronte delle chiome tonde di alberi, non si riuscirebbero ad apprezzare gli innumerevoli spigoli vivi della sua austera architettura.
Pertanto gli alberi sono stati efficientemente sostituiti con dei gagliardi ciuffetti di indomito rosmarino, inseriti nell’aiuola spartitraffico centrale.
Sono stati piantati alternati con i pali della luce, nella stretta aiuola spartitraffico che è al centro della strada. Sembra una gloriosa parata militare di rosmarini e pali che sfilano fieri al centro del Viale Marconi per l’orgoglio della cittadinanza.
Penso poi a migliaia di foglioline aghiformi che catturano alcuni grammi di CO2 ed emettono decine di molecole di ossigeno per la gioia dei motori a combustione di fossili, accolti finalmente in entrambe i sensi di marcia da questa efficiente Amministrazione.
Noto anche che tanto bene questa giunta si trova con le linee diritte e parallele, tanto a disagio si trova con le forme tonde. Oltre ad eliminare tutte le chiome tonde che trova, si è vista in grande difficoltà con la “rotonda” di piazza duca d’aosta.
Conosciuta dai cittadini come Bagigio Square o Piazza Tampax, questa rotonda a forma di arachide da 2 anni circa continua a fare dispetti a quelli del “fare”. Più loro continuano a “fare” modifiche alla sua forma, più la rotonda reagisce male e regala loro incidenti, ingorghi, lamentele e scherno dai cittadini. E sono 2 anni di cantiere continuo con gravi disagi per i cittadini.
E la famosa efficienza del Sindaco ? Distrutta e derisa dalle forme tonde di un bagigio. Ogni superuomo ha la sua kryptonite.
E poi cambio visuale, non vedo solo Viale Marconi, vedo Via Montereale.
Dalla Caserma Mittica a Largo San Giovanni lo sguardo su Via Montereale è totalmente occupato dai maestosi e fitti bagolari. Alberi enormi, alti 20÷30 metri, di diametro 1mt, piantati ogni 6-10 metri. D’estate formano una meravigliosa e rotonda galleria di verde e sotto, i pedoni camminano all’ombra con 10÷20 gradi in meno rispetto alla strada assolata. Non solo, sono inseriti in un contesto da ambo i lati altamente abitato, con tutti i sottoservizi che ciò comporta ! E tutto funziona, forse solo per fare un dispetto a questa Amministrazione. Basterebbe copiare, gli esempi sono sotto gli occhi di tutti.
E ho paura.
Ho paura che anche per questi meravigliosi bagolari, opere della natura, amici dell’uomo, sia giunta l’ora delle decisioni irrevocabili, speriamo di no.
Ma finora ho descritto solo quello che ho visto.
Ora devo descrivere quello che Non ho visto.
Non ho visto in Viale Marconi, un briciolo di amore per la natura, e non ho visto un briciolo di amore per il prossimo. Solo tanto ordine e pulizia. A discapito della natura e del benessere umano.
Efficienza ordine e disciplina possono essere al di sopra del rispetto per la natura?
Sono sicuro di no.
Efficienza ordine e disciplina possono essere al di sopra del benessere dell’uomo ?
Sono sicuro di no.
Sono concezioni del mondo obsolete, miseramente fallite nel passato.
Il progresso è un’altra cosa, il progresso è amare la natura che ci da da vivere, il progresso non è fare ossessivamente qualsiasi cosa pur di fare, il progresso è vivere in armonia. Ma se non hai la sensibilità per questi concetti, allora ti limiti a “fare”, senza un perché, senza armonia, senza un senso, senza una visione di futuro che punti a migliorare la qualità della vita delle persone.