#decrescitainfelice
In un periodo di profonda crisi economico-sociale ci sono affermati studiosi che propongono soluzioni di vita serena, come il prof. Latouche, economista e filosofo francese docente alla Sorbona, che fa riferimento a modelli economici e sociali che vedono nella decrescita la soluzione dei problemi del pianeta. Questa teoria è detta della “decrescita felice” proprio perché tale percorso è voluto, guidato, non inatteso o subito.
“Ebbene Pordenone al contrario pare essere diventata in questi ultimi anni la bandiera della “decrescita infelice”, icona della decadenza postindustriale, sociale e culturale”. E’ questo il pensiero degli attivisti del Meetup 5 Stelle Pordenone, che settimanalmente si riuniscono al Caffè Municipio per discutere della città e studiare proposte di governo alternative.
Ma non occorre essere” grillini “per capire che i botta e risposta tra Bolzonello e Ciriani, i quali come in una partita di beach volley si passano la palla delle responsabilità delle scelte non fatte o sbagliate, non sono altro che l’implicita ammissione proprio di quelle responsabilità.
“E soprattutto – si chiedono gli attivisti pentastellati – i cittadini di Pordenone sono così autolesionisti da volere immaginare una città che ancora una volta ha gli stessi presidenti di Fiera, Camera di Commercio, Atap, Gsm, Hydrogea e chi più ne ha più ne metta?
Per fortuna è possibile pensare finalmente a qualcosa di diverso. In città la novità c’è eccome, c’è il Movimento 5 Stelle che si sta proponendo con facce nuove, persone prive di scheletri nell’armadio, programmi condivisi e profondamente diversi dal passato.