di Mauro Capozzella – Portavoce M5S in Consiglio Regionale
Eccone un’altro!
Assessore alla sicurezza (!), all’immigrazione ed agli enti locali nella giunta Fedriga, Pierpaolo Roberti, leghista doc, non perde occasione per attaccare il governo, soffiare sul fuoco delle polemiche che generano solo confusione e paure, esaltando il suo capitano come fulgido esempio per lui di rettitudine e capacità.
Abbandonarsi allo sciacallaggio politico sperando di racimolare consensi in questo momento unico per il nostro Paese, è una pecularietà indiscussa della Lega alla quale, evidentemente, Roberti ha pensato bene di accodarsi. D’altronde, se lo fa il suo capitano che tanto adora, vuoi che non lo faccia il suo devoto fan?
Un vero e proprio leone da tastiera, espertissimo nel fare copia/incolla dei post del suo capitano o di giornali di comprovata attitudine alle fake news ed alla denigrazione non manca certo di citare ad ogni piè sospinto gli immigrati, causa di ogni genere problemi, in perfetto ossequio al mantra leghista.
Prima gli italiani? Ma certo che no, prima il proprio tornaconto elettorale!
Non importa se per fare questo si deve generare confusione e creare false paure come, ma è solo un esempio, pubblicando una copia del DPCM che doveva essere riservata, creando un inutile panico. Ora Roberti si aggrappa sugli specchi per dire che non sono stati loro i primi. Poco importa visto che la Lega è stata l’unico partito a diffondere ciò che non doveva essere diffuso, cnn o non cnn.
Non importa se deve dire tutto ed il contrario di tutto, quello che conta è cavalcare il momento, passando sopra ai morti ed ai danni che questa pandemia stà procurando, pur di appecorarsi alla volontà ed ai dettami del suo capitano.
Che senso ha attaccare il governo sui social anzichè lavorare nelle sedi istituzionali se non quello di perpetrare lo sciaccallaggio?
In questo momento del tutto unico e particolare per l’Italia che, a sentire i leghisti sta a loro tanto a cuore, dove serve l’unione e la solidarietà nazionale di tutti per fronteggiare questa pandemia, anche Pierpaolo Roberti si contraddistingue, sì, ma per istigare, sobillare, confondere.
Impossibile spiegarglielo, sarebbe solo tempo perso provare a ragionare con chi, da tempo, non vede altro che il suo capitano.