Il Vizietto del PD: sveliamo chi è il nuovo Presidente della Fiera di Pordenone
“La nomina del padovano Roberto Ongaro a Presidente della Fiera di PN non è accettabile” dichiara Marco Zullo, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, eletto proprio nella circoscrizione Nord Est, “mettere un 68enne padovano a guida della Fiera, oltretutto, sa tanto di mancanza di rispetto della potenzialità e della managerialità del territorio pordenonese. Possibile che in tutta la Provincia non ci fosse una figura degna di ricoprire il ruolo richiesto? Perse alle ultime amministrative anche Venezia e Rovigo (oltre a Verona), ecco dunque giungere da parte dell’accoppiata Serracchiani-Pedrotti il bel paracadute rosso-verde nella Pordenone da colonizzare per il membro del PD Ongaro”.
Bisognerebbe indignarsi per la scelta fatta dal sindaco Pedrotti nella nomina di Roberto Ongaro a nuovo presidente della Fiera di Pordenone. D’altra parte i componenti del Meetup 5 Stelle di Pordenone non si stupiscono per quella che ha tutto il sapore della solita nomina politica in pieno stile prima e seconda Repubblica.
La nomina in questo caso potrebbe scivolare inosservata come tante altre nelle aziende partecipate, senza grandi clamori, perché la scelta è stata fatta apparentemente valutando il curriculum dei pretendenti (ma, di fatto, chi sono gli altri? con quali criteri sono stati richiesti e raccolti i curricula?), tra i quali sicuramente spicca.
“La scelta, da quanto appreso, è personale, soggettiva e insindacabile da parte di Pedrotti, e la modalità del gesto, viste anche le proteste di alcune categorie (Ascom) che non sono state preventivamente consultate, ci ha insospettito e indotto ad indagare” – dichiarano gli attivisti del Gruppo a 5 stelle cittadino.
Nel 2007 per essere stato nominato Presidente della Compagnia delle Opere di Padova venne definito nella stampa ” uomo del Partito Democratico ma della «sinistra Ds», che da Rovigo a Venezia cerca di ipotecare il potere dei veltroniani” (stralcio tratto da Il Manifesto dd 4/12/2007).
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“Noi del gruppo Locale a 5 Stelle di Pordenone pensiamo che questo metodo sia inaccettabile, – sottolineano i pentastellati – Concetto ribadito anche dal deputato veneto del Movimento 5 Stelle Federico D’incà il quale afferma che :“la logica medioevale di concedere il feudo ai vassalli con assurde nomine extra territoriali risulta dannosa per la comunità, e che gli incarichi andrebbero assegnati esclusivamente sul principio del merito e non dell’appartenenza politica”.