Giunta comunale in confusione su illuminazione pubblica, efficienza energetica e sicurezza. Sì perchè è bastata un po’ di dovuta pressione da parte del Movimento5Stelle (e anche di altre personalità di spicco della città) per creare all’Amministrazione comunale un vero e proprio corto circuito.
Le sempre più numerose segnalazioni dei cittadini, soprattutto donne – afferma il meetup Pordenone5Stelle – che sul tema sicurezza hanno portato anche alla nascita del sito SOS FVG e che hanno fatto si che il Comune messo sotto pressione dall’escalation di furti, decidesse prima di ri-aumentare l’intensità delle luci pubbliche e poi per evidenti lacune gestionali sul bilancio comunale, decidesse clamorosamente di spegnerle alle 6 di mattina, evidenziano una Giunta in stato confusionale che brancola nel buio.
Sperimentazioni fuori luogo, continui cambi di intensità delle luci, dimostrano una gestione insufficiente e improvvisata, ancora lontana dal vero concetto di smart city o città intelligente.
Non esiste un serio e ponderato Piano della luce percepibile attraverso una migliore gestione dell’illuminazione pubblica.
Investimenti sbagliati e mancanza di programmazione, non hanno fatto capire che l’unica strada possibile è di dare un’adeguata luminosità alla città con un piano a lungo termine di risparmio energetico con luci a basso consumo come i LED, che consumano 5 volte meno delle normali luci installate e che riducono l’inquinamento luminoso, riducono il gas serra e hanno costi di manutenzione 10 volte inferiori alle luci tradizionali.
Studi in materia evidenziano che i cittadini preferiscono l’illuminazione a LED per la qualità della luce, ma anche per le condizioni di maggiore sicurezza e la maggiore visibilità. Il cambiamento – spiegano i Pordenone5Stelle – avviene solo se si vuole cambiare il mercato, perché fino ad oggi il driver è stato il prezzo e non il reale servizio.
Le luci a LED consentirebbero un risparmio ben maggiore degli 80.000 euro previsti dal Comune per lasciare al buio la mattina la città, risparmiabili sia rinunciando ad assurde consulenze, sia riducendo una tassazione vergognosamente ai massimi come la TASI al 1,25 per mille che mette in difficoltà le famiglie pordenonesi messe alla cinghia da una politica che ci governa da 15 anni anche in ambito cittadino e che non sa dar loro alcuna risposta alle reali esigenze.
GRUPPO STAMPA MEETUP PORDENONE5STELLE