A seguito dell’aggressione subita il 29 luglio scorso dalla sig.ra Carla Lotto, dipendente #ATAP nonché consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, il gruppo consigliare #M5S ha presentato un’interrogazione al sig. sindaco A. Ciriani, ritenendo l’episodio come intollerabile goccia che ha fatto traboccare il vaso della cattiva gestione dell’azienda di trasporti.
Dopo anni di lamentele da parte degli utenti per la carenza di alcune linee e per il sovraffollamento di altre; dopo anni di lamentele da parte del personale e delle rappresentanze sindacali per la mancanza di adeguati strumenti di sicurezza, come la videosorveglianza nei mezzi e nei piazzali, e per la gestione dei carichi di lavoro, il presidente ATAP, M. Vagaggini, ha posto in essere, nei mesi scorsi due misure correttive: la palestra perché gli autisti possano scaricare lo stress e i corsi di difesa personale perché possano arrangiarsi a difendersi dai delinquenti violenti; continuando, quindi, a dare precedenza all’obiettivo primario del profitto aziendale multimilionario di ATAP, piuttosto che all’investimento in termini di qualità del servizio e di sicurezza sul posto di lavoro.
Per questi motivi il Movimento 5 Stelle di Pordenone ha presentato nei primi giorni di agosto un’interrogazione al sindaco Ciriani, ritenendo sufficienti i fatti sovraesposti quali estremi per la richiesta delle dimissioni del presidente Vagaggini, che, come se non bastasse quanto sopra, ricopre ben 16 incarichi, pubblici e privati, con palesi conflitti di interessi.
Nei giorni in cui il sindaco rifletteva sulla risposta alla nostra interrogazione, e precisamente il 26 agosto, vi è stata un’altra, l’ennesima, aggressione ad un dipendente ATAP, da parte dello stesso delinquente che aveva aggredito la sig. Lotto pochi giorni prima!!!
Ma, evidentemente, nemmeno questo fatto ha messo in dubbio l’appropriatezza della gestione di ATAP.
Ieri pomeriggio, infatti, 2 settembre, il sig. Sindaco ci risponde che “l’opportunità e l’appropriatezza di un incarico devono essere valutate nella loro globalità, considerando sia efficienza, efficacia ed economicità dei servizi sia la qualità dei servizi erogati” e sostiene che “in materia di #sicurezza del personale, …, la società sta intervenendo con ulteriori soluzioni. Pertanto, ancorché le misure in materia di sicurezza del personale siano suscettibili di miglioramento, questa amministrazione informa che non ritiene sussistano motivazioni per richiedere le dimissioni del Presidente Vagaggini”.
Prendiamo, quindi, atto che per il sindaco Ciriani le cose vanno bene così: la sicurezza privata annunciata ai primi di agosto sono una pezza sufficiente.
L’appropriatezza di un incarico va valutato nella sua globalità ed, in effetti, nella globalità di alcuni milioni di utili, qualche utente scontento o qualche autista stressato o malmenato, per la dirigenza ATAP e anche per il nostro sindaco Ciriani evidentemente sono ben poca cosa.
D’altra parte, l’Italia è un paese di “tragedie annunciate”.
In Italia deve sempre succedere il fattaccio prima che la politica muova una foglia.
E deve succedere la tragedia, prima che ne sposti due; ma giammai si prende la responsabilità di affrontare il problema alla radice!
La prevenzione, quella vera, richiede coraggio, perché sposta gli equilibri; ma evidentemente anche per Ciriani “l’impero Vagaggini” – come l’ha definito la stampa – non si tocca!
La prevenzione, quella vera, richiede “mani libere” di intervenire alla radice dei problemi.
Certamente apprezziamo la solidarietà espressa in consiglio e nella risposta all’interrogazione, ma, francamente, ci aspettavamo dal sindaco più coraggio e meno diplomazia.