Dl Lavoro, Rizzetto (M5S): «Parlamento passacarte. Questo è un provvedimento che crea nuove discriminazioni danneggiando i laureati e i nuovi imprenditori»
«Ci siamo battuti in questi giorni per migliorare il dl Lavoro ma è stato tutto inutile. La maggioranza Pd-Pdl non ha accolto neanche uno dei nostri emendamenti. Non c’è stato confronto né dialogo su questo provvedimento che si vuole approvare in tutta fretta. Il Parlamento è purtroppo ridotto al ruolo di passacarte». Il deputato del MoVimento 5 Stelle Walter Rizzetto commenta così i lavori alla Camera sul dl Lavoro.
«In questo momento delicato per la condanna definitiva di Berlusconi, la maggioranza non ha avuto il coraggio di mettere la fiducia su questo decreto legge. Per questo, in modo scandaloso, i partiti al governo non hanno proposto neanche un emendamento su un tema così importante e sentito da tutti i cittadini come quello del lavoro. Decide tutto l’esecutivo – incalza Rizzetto -. Non solo le opposizioni ma persino la maggioranza è stata esautorata dal potere di legiferare. Una maggioranza che non ha più senso di esistere.Farebbe bene il Presidente Napolitano a insistere, con i partiti presenti in Parlamento, sul cambiamento della legge elettorale per poi andare al voto nel più breve tempo possibile».
«Questo primo provvedimento del governo Letta dedicato al lavoro, che arriva con cinque mesi di ritardo, è inoltre pieno di contraddizioni e crea nuove discriminazioni – sottolinea il deputato M5S -. Il dl Lavoro agevola, infatti, solo i giovani privi di un diploma di scuola media superiore o professionale, cosa che mi trova perfettamente d’accordo. Questo significa però che un gran numero di giovani laureati venga escluso da queste agevolazioni. Una decisione inaccettabile. I maggiori problemi per l’occupazione riguardano proprio i laureati che non riescono a trovare un posto di lavoro».
«Sul fronte delle coperture, invece, viene tassato oltre il 50 per cento l’unico settore, quello della commercializzazione delle sigarette elettroniche, che in questo momento era in pieno sviluppo. Un provvedimento che non aiuta, ma distrugge chi vuole fare impresa.Allo stesso tempo viene rinviato l’aumento dell’Iva e i soldi che mancano vengono presianticipando Irap e Ires, che sempre tasse sono. Il problema è che non c’è lavoro ma a Pd-Pdl e al governo Letta tutto questa interessa molto poco»