Circonvallazione di San Vito

  • Articolo pubblicato:29 Gennaio 2013

circonvallazione_san_vito_1Una storia che dura da 40 anni

La questione della circonvallazione nasce negli anni ‘70 con l’intento di togliere il traffico pesante dal centro di S. Vito.
Alla fine degli anni ’80 viene approvato un progetto che costeggia l’argine del Tagliamento (tracciato Giallo).
Per motivi non chiari si decide di far passare la circonvallazione a Nord/ovest di S. Vito, (tracciato verde) lambendo il comune di Casarsa e passando per Prodolone.
Un’opera il cui costo stimato è di almeno 30 milioni di euro (5,5 milioni a chilometro) che provengono da Regione, provincia e comune di S.Vito.
Nel 1998 Casarsa si oppone al quel tracciato e continuerà a farlo fino al 2012 con delibere di consiglio comunale sempre votate all’unanimità e continua a sostenere il tracciato lungo il Tagliamento, (tracciato blu) utile a più comuni.

circonvallazione_san_vito_2La Politica

Compete alla Regione la decisione finale della realizzazione della circonvallazione. In tutti questi anni nessuna amministrazione ha voluto prendersi l’oneroso compito di realizzare una viabilità che il tempo ha dimostrato non essere più necessaria.
A S.Vito il traffico per arrivare alla zona artigianale continuerebbe a passare per il centro.
I 30 milioni per realizzarla possono essere trasferiti ai comuni che vivono situazioni di forte sofferenza i quali , per riuscire a garantire i servizi riuscirebbero ad evitare l’inasprimento della tassazione.
Se proprio si vuole intervenire con grandi opere, molto più utile sarebbe il raddoppio del ponte sul Meduna.
SIA LE REGIONE FVG VERAMENTE SPECIALE E ATTENTA AI REALI BISOGNI DEI CITTADINI. 

Un contributo per la Salute

I dati preoccupanti sulle neoplasie nella nostra regione presentati in un convegno tenutosi a Casarsa
a cura dell’ASSOCIAZIONE MEDICI PER L’AMBIENTE dovrebbero allarmare e coinvolgere di più la Politica e tutti i cittadini, soprattutto laddove essi possono ancora essere determinanti.
La ss13 (Circa 17 mila auto al giorno) che incrocia la Val D’arzino, le due linnee ferroviarie che attirano traffico alla stazione di Casarsa, la vicina zona industriale rendono questa zona un triangolo con una concentrazione fortissima di polveri sottili e quindi molto pericolosa.
Non vogliamo immaginare che cosa diventerebbe con la realizzazione della circonvallazione.

Perchè due comitati?

Perché cercano di mettere in pratica ciò che disse Baden Powell, il fondatore dello scoutismo “Lascia il mondo un po’ migliore di come l’hai trovato”.
Per raggiungere questo obiettivo, i comitati hanno presentato vari ricorsi preparati da avvocati e tecnici. Affiancati da persone volonterose e sensibili si sono impegnati con una cifra che ha sfiorato i 40 mila euro.
Oggi i comitati sono ancora debitori presso la banca di circa 10 mila euro. Essi si augurano di assolvere il debito con il contributo e la sensibilità della popolazione riconoscente di quanto viene fatto per la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini.

I comitati “San Carlis“ di Prodolone E “Tutela per L’ambiente” di Casarsa