Decine di locandine affisse in centro, senza alcun timbro dell’Aipa. E’ evidente che il Comune di Cordenons, ma pure quello di Pordenone, si rendono protagonisti di un inspiegabile trattamento di favore nei confronti del Circo Orfei, che da domani tornerà proprio a Cordenons con uno spettacolo che, ancora una volta, punta a creare un discutibile e diseducativo divertimento sulla pelle degli animali». A denunciarlo è il Meetup Pordenone 5 Stelle che attacca frontalmente anche la stessa presenza del circo in via Maestra: «In attesa che si chiariscano una volta per tutte i contorni normativi che al momento, assurdamente, non consentono ai sindaci di emanare ordinanze che vietino questo genere di “spettacoli” viaggianti – scrivono in una nota gli attivisti a 5 Stelle – il Comune di Cordenons potrebbe quantomeno aggiornare il regolamento vigente, provvedendo a inserire norme restrittive che scoraggino la presenza di circhi con animali sul territorio comunale. Una strada, questa, intrapresa con buoni risultati da diversi Comuni in Italia e anche in Fvg».Invece, «assistiamo ancora una volta a una manifestazione difficilmente classificabile come spettacolo o show: anziché puntare sulle doti atletiche di acrobati ed equilibristi, sulla verve di clown e sulla creatività di artisti, alcuni circhi preferiscono insistere nello sfruttamento degli animali, ridotti in cattività e costretti a sottoporsi a ore di massacrante allenamento, completamente estraneo alla propria natura».
Sulla vicenda interviene anche il portavoce europeo del Movimento 5 Stelle, Marco Zullo: «Non più tardi di qualche giorno fa l’Olanda ha stabilito per legge che leoni, tigri, giraffe, elefanti, leoni marini e orsi non potranno essere più utilizzati nei circhi – spiega Zullo -. In Europa,Grecia, Cipro, Malta, Lettonia, Austria, Croazia, Olanda, Slovenia, Belgio hanno già vietato l’impiego di animali nei circhi, mentre altri nove Paesi dell’Ue hanno stabilito rigide restrizioni per alcune specie. L’Italia è ancora ovviamente indietro: sebbene la Federazione europea dei veterinari abbia di recente ribadito che l’attività circense non possa coesistere con i bisogni etologici degli animali, il nostro Paese è l’unico che ancora provvede a stanziare 6 milioni di euro di finanziamento annuale ai circhi. La presa di coscienza, l’indignazione, devono partire dal basso: dai cittadini, ma anche dai Comuni, che devono ingaggiare quella che è semplicemente una battaglia di civiltà». Gli attivisti del Meetup Pordenone 5 Stelle hanno inoltre annunciato la propria partecipazione al presidio organizzato dagli animalisti del Fvg per venerdì 19 in via Maestra a Cordenons. Nel criticare apertamente la decisione di autorizzare l’installazione del circo in città, gli attivisti puntano anche per un altro motivo il dito contro l’amministrazione comunale, «che si macchia di un doppiopesismo francamente incomprensibile: perché, spesso con enormi sacrifici, decine di associazioni senza scopo di lucro sono costrette a pagare la tassa sull’affissione dei manifesti, quando i circhi godono di una sorta di immunità alle sanzioni?. In questo senso, giova ricordare che gli amministratori sono denunciabili alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti per non aver ottemperato ad un obbligo di legge e aver creato quindi un danno erariale al Comune».