Di Mara Turani
Iniziano i problemi collegati all’acqua? Emergenza che si allargherà ad altri comuni? Problemi con l’aria? Effetti di quella che è stata una noncuranza della politica dell’ambiente degli ultimi anni. Siccità prevedibile, cambiamenti climatici legati all’inquinamento ed emergenze che, se non affrontate strutturalmente, porteranno gravi conseguenze. Il nostro territorio dovrà fare i conti con scelte che non potranno più essere marginali o rinviate; girarsi dall’altra parte o pensare di uscirne indenni non servirà. Ce lo raccontano i dati, sempre più inquietanti, dove IERI è stata la 9° giornata di sforamento del tetto massimo di PM10 a Pordenone. Intanto, sempre in città, lavatoi e fontane hanno il cartello acqua non potabile a seguito delle ultime analisi fatte. Un primo passo sarebbe includere nei progetti urbani , quelli (per intenderci) che prevedono grandi asfaltature, grandi costruzioni e riqualificazioni faraoniche, anche un piccolo, irrilevante particolare che si chiama VIVIBILITA’. Una città RESILIENTE PARTE DA UNA LOGICA DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE che oltre ai “disegnini” preveda una programmazione strutturale di cura, salvaguardia e ricostruzione dell’intero ecosistema urbano. IL M5S di Pordenone, con un lavoro condiviso con gli attivisti e con i suggerimenti di esperti del settore, ha un piano di proposte concrete che mette a disposizione dell’Amministrazione, qualora fosse aperto il confronto. Stiamo andando nella direzione giusta? Pordenone può chiederselo e, dati alla mano, rispondersi!